Progetto per un asse attrezzato sul territorio Milanese "Express Way"
Team di lavoro
Mario Antonio Arnaboldi, Laura Francesca Ammaturo con: Pino Babbini, Simona Basilico, Giorgia Bozzola, Laura Galbiati.
ANNO DI PROGETTAZIONE
1996
Aspetto storico
Lo sviluppo rapido delle città, l'aumento degli abitanti e l'impetuoso espandersi del territorio urbano sono i fenomeni più appariscenti che determinano la necessità di una corretta pianificazione per la città in modo da permettere, non un semplice sviluppo, ma una vera e propria espansione dell'area cittadina.
In questo momento storico, proprio a Milano, mentre sta regnando una grande incertezza su come organizzare la vita e il territorio, soprattutto, nell’intento di generare nuove condizioni per la qualità della vita, occorre promuovere un nuovo evento capace di caratterizzare l’espansione milanese.
Da questa rapidità di sviluppo e dall'incertezza operativa dipende il compito grave che devono affrontare gli “urbanisti”.
L'aumento delle esigenze dei cittadini milanesi, l'aumento dei veicoli di trasporto, unitamente all'aumento della mobilità aerea, portano alla necessità impellente di modificare la città, per poter cablare il suo spazio.
Ciò sta a significare, in termini tecnici, l’uso appropriato delle tecnologie emergenti quali la telematica, l’informatica e le comunicazioni via cavo, che devono trovare il loro sbocco su una più veloce mobilità viaria in città e la sede di un nuovo asse attrezzato che attraversa il territorio cittadino.
Ripetutamente, in molti campi diversi, Milano ha dato il segnale di essere al centro dell'Europa. Tutto ciò è nello spirito animatore della nostra epoca come del resto appare nei monumenti della sua contemporaneità, dall’Aeroporto di Malpensa 2000, alla Fiera di Milano e al Piccolo Teatro. Ma questa eredità, oggi, rimane confusa in mezzo a una città assolutamente disorganizzata, in cui questi ultimi "eventi" sono isolati e circondati solo da un labirinto di strade e da un "buio" intellettuale.
PROPOSTA OPERATIVA
Lo sforzo di chi sta proponendo l'iniziativa di un asse attrezzato, nominato temporaneamente Milan Express Way, è motivato dal desiderio di operare uno "sgorgo" all'intasamento viario cittadino e, insieme, a quello burocratico di Milano.
La proposta consiste nella realizzazione di una strada sopraelevata che collega il Viale della Liberazione con le autostrade di Milano-Torino, Milano-Bergamo, Milano-Laghi e, soprattutto, di permettere un rapido collegamento, dal centro città, all'Aeroporto della Malpensa.
Ciò permetterebbe di rompere il silenzio operativo sul territorio milanese, ormai fermo da troppi anni, per promuovere un primo "coagulo" destinato a portare Milano fra le città europee allineate all'era della nuova comunicazione, dell’informatica e della telematica.
Tecnicamente significa fare un investimento, con una spesa straordinaria, che permetta la costruzione di una strada, unitamente a quelle demolizioni che si rendono necessarie, in modo da far correre un asse attrezzato, di veloce scorrimento, attraverso i quartieri e gli isolati congestionati di Milano.
L'ATTIVAZIONE DELLE POROSITÀ
La nuova struttura sarà appoggiata sul sedime ferroviario che attraversa la città, da Porta Garibaldi fino all'imbocco delle Autostrade del Nord, con un percorso aereo sullo Scalo Farini, scavalcando il sovrappasso Bacula fino a collegarsi con le Autostrade Ovest, Est-Ovest e Nord-Est di Milano.
Il percorso risulterebbe così di circa 6 km, percorribile in 6 minuti alla velocità di 90 km/h.
Attualmente il percorso passa obbligatoriamente dalla circonvallazione di destra: Viale Stelvio, Via Lancetti, Via Bacula, Viale Certosa, che richiede, con traffico normale, un tempo di percorribilità di circa 25-30 minuti.
Si verificherebbe subito un alleggerimento del traffico cittadino, con una relativa diminuzione di incidenti, evitando, durante il percorso sulla Milan Express Way, le interruzioni dovute a semafori e incroci, che sono sull'attuale Circonvallazione.
IL CONTROLLO DELL'INQUINAMENTO
Diventa così controllabile e riducibile l'inquinamento atmosferico causato dagli scarichi delle automobili per la rapidità che presenta l’attraversamento della città con il nuovo percorso; ciò non avrebbe paragone con le soste interminabili delle automobili e con la densità di traffico nell’attuale Circonvallazione.
La strada dovrà essere collocata lontano dalle abitazioni e il percorso dovrà essere protetto da barriere antirumore in modo da abbassare l'inquinamento acustico, per esempio anche con delle cortine di verde.
In alcuni casi si può prevedere l’interramento della ferrovia, lasciando la superficie soprastante libera per insediamenti e attrezzature di Verde Pubblico.
Questi movimenti di terra potrebbero anche generare, per esempio attorno al Cimitero Monumentale, delle colline artificiali.
La Milan Express-Way sarà a tre corsie, più la corsia d'emergenza nei due sensi di marcia e, inoltre, potrà essere servita da parcheggi multipiano lungo il suo percorso, destinati ad accogliere le vetture in entrata a Milano. Sono prevedibili circa 20.000 posti localizzabili in prossimità di Via Valtellina, Via Principe Eugenio, Via Messina e/o in prossimità dell'attuale Deposito Comunale. Un parcheggio potrebbe essere costruito anche sopra il sedime ferroviario della Stazione Garibaldi.
Tutto ciò darà anche la possibilità di costruire spazi pedonali o piazze dove sarà ritenuto opportuno e necessario per riattivare il tessuto della città.
TIPOLOGIA DELL'INTERVENTO E I PARCHEGGI
Il progetto della strada sopraelevata potrà inoltre prevedere due attraversamenti dell'attuale impalcato ferroviario: uno fra Via Lancetti e Via Principe Eugenio, l'altro fra Via Valtellina e Via Gran San Bernardo, in modo tale da rendere permeabile l'area, collegando le due sponde del sedime della ferrovia. Lo scopo è di decongestionare la zona attorno al Cimitero Monumentale e l'adiacente Via Procaccini, incluso il traffico che gravita sul cavalcavia Bacula.
L'area attrezzata con nuovi parcheggi può essere collegata, anche, con la Fiera Campionaria per mezzo di navette, mezzo idoneo per decongestionare dal traffico Via Scarampo e l'intera Zona 19.
I parcheggi, da costruire in zona Valtellina, potranno essere collegati, sempre con apposite navette, con la Metropolitana N. 2 e N. 3.
L'area occupata dall'attuale Dogana (Scalo Farini), dopo una trattativa con le Ferrovie dello Stato della Padania, sarà considerata di Pubblica Utilità, porosità urbana che potrà essere destinata ad attrezzature pubbliche multi funzionali, tali da rendere attivo e baricentrico un comparto che insiste su un'area di notevole dimensione, ora morta e poco funzionale.
CARATTERI PECULIARI DEL PROGETTO
L'interramento della ferrovia permetterebbe di livellare l'attuale cavalcavia Bacula; contemporaneamente, la strada che collega Via Valtellina con Via Gran San Bernardo passerà sotto la collinetta del Monumentale. La collina artificiale, adiacente al Cimitero Monumentale e piantumata con alberi da alto fusto, potrà essere attrezzata con impianti sportivi che permetteranno, durante il periodo invernale, la pratica di sport popolari.
Questa proposta comporta un nuovo piano del traffico e un nuovo piano della mobilità cittadina che consentirà, con l'uso dei nuovi parcheggi raggiunti con una veloce pe- netrazione in città, l'uso dei mezzi pubblici e, quindi, il conseguente riordino del traffico cittadino.
L'intero progetto dovrà essere realizzato in tempi brevi, ecco la ragione della scelta di materiali quali il ferro e la lamiera calandrata, rivestita con inerti, da realizzarsi con piccole sezioni e di facile montaggio.
E' così che sarà possibile evitare l'abbattimento degli alberi; inoltre nascerà un nuovo spazio che, allo scopo di formare le barriere antirumore, diventerà sede di piantumazione realizzata in quota, tale da formare una cortina di verde per il decoro e la salubrità della città.
Altri collegamenti di questo tipo potrebbero essere previsti ad esempio verso Est, con lo Scalo di Porta Vittoria e con lo Scalo di Porta Romana, favorendo così la Zona Est e la Zona Sud della Città.
Bibliografia
"In sopraelevata sul traffico”, Corriere della Sera 1/3/1998
“Una strada per respirare”, l’Indipendente 13/3/1998; “In 6 minuti da Garibaldi a piazzale Kennedy”, il Giornale 19/6/1998